La BCC Terra di Lavoro ha voluto piantumare un ulivo e non una mimosa per festeggiare tutte le Donne. Martedì 8 marzo 2022 nell’aiuola antistante l’ingresso della BCC Terra di Lavoro sede centrale di Casagiove, è “spuntato” un albero di Ulivo in onore delle donne come simbolo di pace e fraternità.
“Dopo due anni di paure, distanziamento sociale e migliaia di morti, volevamo festeggiare la fine della pandemia – riferisce il Presidente della BCC Terra di Lavoro Roberto Ricciardi – e ci ritroviamo con l’angoscia della guerra. Una guerra che nessuno vuole, non solo il popolo ucraino o i popoli occidentali, ma nemmeno il popolo russo.”
Il Coronavirus è ancora presente tra noi e non è ancora sparito, ma la guerra lo ha relegato nelle nostre menti in secondo piano. Siamo costretti infatti, a fare i conti con un despota, con un “dittatore” che mina la serenità di tante persone, di tanti popoli, della comunità internazionale.
“La speranza era che il profumo delle mimose diffondesse amore, gioia e ritorno alla normalità - così il Direttore Generale Antonio Francese –, che allontanasse sempre più il virus che ha logorato i nostri corpi e le nostre menti per più di due anni, ma purtroppo viviamo l’angoscia della guerra.”
Sui volti delle donne in fuga dalla guerra leggiamo solo paura, angoscia e sgomento, ma anche la forza e la capacità di reagire. È anche per queste Donne che nel giorno dell’8 marzo la BCC Terra di Lavoro ha voluto la piantumazione dell’ulivo e non della mimosa, simbolo di prosperità, ricchezza e pace dei popoli
Ursula von der Leyen, Christina Lagarde e Roberta Matsola, guidano un’Europa moderna e compatta nella difesa dei valori umani, politici e istituzionali. Hanno risposto con fermezza e vigore all’attacco Russo portato al popolo ucraino verso donne e bambini indifesi che stanno cadendo sotto le bombe di un uomo che non ama la vita. Queste Donne rappresentano il segno del tempo che passa e cambia in meglio. Tre donne al vertice di un’istituzione come l’Europa Unita, fino a pochissimo tempo fa era impensabile. Nei due grandi conflitti, del ’18 e del ’45, le donne hanno avuto un ruolo da “crocerossine”, quasi marginale, impegnate per lo più al fianco dei soldati feriti al fronte. Oggi fortunatamente ricoprono ruoli apicali.
“Un vivo apprezzamento per la BCC Terra di Lavoro che attraverso il Presidente Ricciardi anche oggi - queste le parole del Sindaco di Casagiove Giuseppe Vozza –, in questa giornata particolare, ha voluto legare simbolicamente i valori dei diritti della pace con la giornata internazionale della Donna. Proprio sul territorio cittadino questa mattina tantissimi bambini hanno unito le bandiere italiane a quelle ucraine celebrando la pace. Il nostro territorio ha già accolto famiglie ucraine - continua il Sindaco Vozza – e un grazie particolare va a Don Stefano Giaquinto per aver agevolato l’arrivo e l’inserimento di queste famiglie nella nostra comunità. Infine, un ringraziamento alla BCC Terra di Lavoro che dimostra ancora una volta, casomai ce ne fosse bisogno, che lo spirito di cooperazione e mutualità è innato nei cuori della governance dell’Istituto.”
Non è mancato l’appello di Papa Francesco alla pace e al dialogo come unica soluzione al conflitto, usando anche parole molto dure, “la guerra è una pazzia”. In qualsiasi parte del mondo stiamo assistendo a fiaccolate, digiuni e momenti di preghiera collettiva. “Si costruisce a cominciare dal linguaggio” ha sottolineato ancora il Pontefice. Il popolo italiano sta dando in questi giorni grande prova di unione, in una gara di solidarietà ed accoglienza.
“Un trolley in Ucraina rimasto senza padrone – le parole del Parroco Don Stefano Giaquinto, della Parrocchia di S. Michele Arcangelo – un’intera famiglia uccisa da un essere che definire uomo è un’offesa per tutti gli uomini di carità. A Casagiove – continua – festeggiamo con un albero di ulivo simbolo della pace e speranza di dialogo, a conclusione di questa giornata passata con i bambini delle scuole di ogni ordine e grado che urlavano ad alta voce: PACE”.
Presente anche la Pro Loco cittadina “un’iniziativa lodevole e sicuramente dal grande valore simbolico, - così il Presidente Prof. Luigi Granatello – che sia di auspicio alla risoluzione veloce di questo conflitto che sta colpendo soprattutto mamme e bambini.”
Hanno svelato la targa in ricordo della giornata, il Presidente Ricciardi e la Sig. Lucia Iovanella, Responsabile Risorse Umane dell’Istituto.
Un celebre aforisma di Charlotte Witton, Sindaca di Ottawa, femminista convinta, racconta in poche parole qual è la condizione della donna nel 1975, anno della sua scomparsa, ma in alcuni contesti socio-politico-lavorativo, ancora attuale: “Qualsiasi cosa facciano le donne devono farla due volte meglio degli uomini per essere apprezzate la metà. Per fortuna non è una cosa difficile!”
L’8 marzo 2022 è sicuramente delle Donne che fanno da scudo ai loro bambini, che piangono giovani vite al fronte e di quelle che sono scappate per salvare i loro figli.